Quando frequentavo le scuole medie mi capitò di acquistare in edicola un videogioco che diventò ben presto uno dei miei preferiti in assoluto: Simon the Sorcerer. Possiedo ancora oggi manuali ma purtroppo non ho più né la scatola né i floppy disk originali. È un gioco di avventura grafica. Sei nei panni di un personaggio, che si chiama Simon, che viene trasportato suo malgrado in un mondo fantasy ispirato dall'opera di Tolkien. Lo scopo è andare avanti fino a completare la storia. La schermata è divisa in due parti: in alto c'è la scena del gioco ed in basso ci sono alcuni verbi ed un inventario, contenente alcuni oggetti che poi combinare tra di loro oppure usare con altri elementi della scena. Per progredire nel gioco devi risolvere alcuni enigmi. Essendo uscito nel 1993 non avevo a disposizione in tasca il cellulare, né la connessione ad Internet. Pertanto non potevo cercare la soluzione. Simon the Sorcerer ebbe un successo formidabile. Le ragioni del successo sono la caratterizzazione del personaggio (un ragazzino piuttosto irriverente) e la grafica: i fondali, i personaggi e le animazioni sono di ottima qualità e sono invecchiati molto bene